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Carenze nutrizionali: cosa sono e come prevenirle

carenze alimentari - cause e conseguenze

Le carenze nutrizionali sono una condizione secondo la quale l’organismo subisce una carenza di determinati nutrienti. Esistono diversi tipi di carenze alimentari, che possono riguardare uno o più nutrienti ed essere dovute a diversi fattori.

Le carenze alimentari sono molto comuni nelle persone che seguono stili di vita particolari, come le persone che non mangiano carne o alimenti di origine animale, come vegani o vegetariani. Anche la genetica influenza notevolmente la possibilità di soffrire di carenze alimentari.

Le 3 carenze nutrizionali più comuniDescrizione
CalcioIl calcio è uno dei minerali più abbondanti nel corpo ed agisce in modo fondamentale per la contrazione muscolare e la contrazione dei vasi sanguigni. La maggior parte del calcio nel nostro corpo viene concentrato nelle ossa e nei denti.
FerroIl ferro è molto importante per svariate funzioni vitali e contribuisce alla produzione dell’emoglobina che è una proteina che si trova all’interno dei globuli rossi.
Vitamina DLa vitamina D è davvero importamte per la salute delle ossa e può aiutare a prevenire malattie come per esempio il cancro e il diabete. Questa vitamina si trova in modo naturale solo in alcuni alimenti, come per esempio l’olio di fegato di merluzzo, i tuorli d’uovo e il fegato.

Le più comuni, soprattutto nelle donne, risultano essere la carenza di ferro, di magnesio e di potassio. Le carenze alimentari, fortunatamente, possono essere curate e tenute sotto controllo tramite l’utilizzo di integratori alimentari o variazioni nella propria dieta.

Cosa si intende per carenze alimentari

Le carenze alimentari sono un’assenza di nutrienti importanti per il corretto funzionamento dell’organismo. Possono essere causate da diversi fattori, come ad esempio diete errate e malnutrizione.

Altre volte, invece, le carenze alimentari possono derivare da un malfunzionamento organici o possono dipendere da fattori genetici. Esistono due tipologie di carenze alimentari, ovvero le carenze globali e le carenze selettive.

Le carenze alimentari globali sono dovute a motivi personali, come la scelta di una dieta. A soffrirne particolarmente risultano essere i vegani ed i vegetariani, che presentano spesso carenza di proteine.

Le carenze alimentari selettive sono invece legate a fattori organici, come disfunzioni metaboliche o all’incapacità dell’organismo di immagazzinare alcuni tipi di nutrienti. Le carenze alimentari devono essere tenute sotto controllo in quanto possono creare diversi danni all’organismo, soprattutto nei feti o i bambini in quanto non hanno ancora completato lo sviluppo.

Nei feti, il rischio è maggiore in quanto potrebbero presentare malformazioni fisiche o mentali, mentre nei bambini possono essere causa di rallentamenti nell’apprendimento e bassa crescita fisica. Per diagnosticare la presenza di carenze alimentari è necessario svolgere diversi esami di diagnostica, partendo principalmente dagli esami del sangue.

In seguito, nel caso in cui alcuni valori dovessero risultare anormali, sarà possibile scegliere insieme al proprio medico curante il percorso da seguire per risolvere eventuali problemi.

Vegani e vegetariani

Le carenze alimentari nei vegani e nei vegetariani sono ampiamente più diffuse rispetto a chi segue una dieta onnivora, in quanto le proteine e alcune tipologie di vitamine scarseggiano nelle persone che seguono diete di natura completamente vegetale. Le carenze alimentari più diffuse, infatti, riguardano la carenza di ferro, di sali minerali come il calcio e della vitamina B12.

il ferro è un nutriente essenziale per l’organismo in quanto fa parte dell’emoglobina. Il calcio, invece, è un sale minerale indispensabile per la costituzione di ossa e denti.

Le ossa e i denti subiscono continui cambiamenti ogni giorno, e la di calcio può portare allo sviluppo di gravi deformazioni e la presenza di varie malattie, come l’osteoporosi. La vitamina B12 è fondamentale per la metabolizzazione da parte dell’organismo degli aminoacidi.

Gli aminoacidi, insieme alle proteine, sono importanti per la funzionalità di molti organi presenti in un organismo. Una carenza di vitamina B12 può provocare gravi danni al sistema nervoso, che possono evolversi in ictus e paralisi.

Le carenze alimentari nei vegani possono causare l’insorgere, quindi, di varie patologie che possono compromettere in modo grave e permanente l’intero corpo umano. Per questo motivo è consigliabile alle persone che seguono una dieta vegana e vegetariana di integrare i nutrienti che non assumono tramite l’alimentazione mediante l’utilizzo di integratori alimentari.

Cause e conseguenze

Le carenze alimentari possono presentarsi in qualsiasi momento della vita dell’individuo. Possono essere di varie origini e di varia natura, ma a prescindere dai fattori che scatenano le carenze alimentari, esse possono avere conseguenze davvero importanti sull’organismo.

Le conseguenze peggiori, però, sono a discapito dei bambini e dei neonati. Le donne incinte, per questo motivo, dovrebbero stare molto attente al tipo di alimentazione che seguono, perché le carenze alimentari potrebbero essere molto dannose per lo sviluppo del feto.

Recenti studi hanno dimostrato che le carenze alimentari ostacolano la divisione cellulare, e possono causare situazioni come malformazioni e danni neurologici permanenti. Le carenze alimentari non risultano essere particolarmente dannose per gli individui adulti, ma è consigliabile comunque tenere la situazione sotto controllo tramite lo svolgimento di esami di routine, come quelli del sangue.

Alcune conseguenze delle carenze alimentari negli adulti possono manifestarsi tramite l’abbassamento del sistema immunitario, aumentando quindi la possibilità di contrarre infezioni da virus e batteri e di contrarre influenze stagionali.

Altre conseguenze che possono verificarsi possono essere la sensazione di malessere costante, stanchezza, sonnolenza, confusione, vertigini e anche alcune tipologie di disturbi a carico dell’apparato gastro intestinale. Per questo motivo, sarebbe opportuno tenere sotto controllo la propria dieta e i nutrienti assimilati, soprattutto nei bambini in crescita e nelle donne in gravidanza.

Sintomi principali

Molto spesso, le carenze alimentari risultano non avere sintomi fino a quando non diventano da lievi a gravi. I sintomi relativi alle carenze alimentari risultano essere molto simili fra di loro, ed è quindi facile capire se si soffre di una possibile carenza alimentare o no.

Tra i vari sintomi associabili ad una possibile carenza alimentare, come ad esempio alla carenza di sali minerali e vitamine, possono trovare dolori ossei, malformazioni ossee, maggiore possibilità di frattura, assottigliamento osseo, osteoporosi, spasmi muscolari, difficoltà a muoversi. Più specificamente, alcuni sintomi possono essere chiaro sintomo di una carenza di un determinato nutriente.

Ad esempio, la presenza di affaticamento e debolezza può rappresentare sia una carenza di ferro, sia ad una carenza di acido folico. L’acido folico non può assolutamente mancare, soprattutto nelle donne, ed è quindi da integrare tramite integratori alimentari anche durante la gravidanza.

Invece, sintomi come diarrea, eruzioni cutanee, rash cutaneo, rossori, confusioni e dolore alla lingua possono essere associati ad una carenza di vitamina B3. Altri sintomi come perdita di capelli, dolori muscolari, sensazione di affaticamento, gonfiore e secchezza della pelle possono essere sintomi associati alla carenza di proteine.

Altri sintomi attribuibili a carenza di vitamine possono essere improvvisa cecità notturna, ferite agli angoli della bocca e difficoltà a rimarginare le ferite, debolezza, gengive sanguinanti, dolori ossei e sanguinamento.

Tipologie di carenze alimentari

Come abbiamo visto, le carenze alimentari possono essere di tipologia genetica o nutrizionale. Molto spesso, queste carenze possono essere dovute anche a scelte di vita che nocciono all’intero organismo, come il consumo eccessivo di alcolici e di tabacco.

Anche diversi disordini alimentari, come l’anoressia e la bulimia, possono causare la comparsa di carenze alimentari. In questo caso, modificare le abitudini alimentari potrebbe essere la soluzione, ma non a lungo termine. I disordini alimentari risultano essere principalmente di natura psicologica, e per questo motivo sarà necessario l’intervento di professionisti, come psicologi e nutrizionisti, che lavorando insieme possono migliorare la condizione di vita delle persone affette da queste patologie.

Le carenze alimentari possono essere tranquillamente individuate eseguendo dei semplici esami del sangue. Se si sospetta una possibile presenza di carenze nutrizionali, è possibile parlarne col proprio medico e valutare insieme come agire.

Prima di tutto, sarà necessario elencare i sintomi che si stanno osservando, per eliminare la possibilità che siano attribuibili ad altre malattie più gravi. La prima cosa da fare sarà sicuramente quella di effettuare esami del sangue, per avere un quadro iniziale della propria situazione fisica.

Nel caso in cui i risultati dovessero confermare le carenze nutrizionali, sarà possibile agire in due modi: rimediare alla carenza tramite variazioni nella propria dieta e abitudini a tavola, oppure utilizzare integratori alimentari. I risultati relativi alle variazioni della dieta saranno molto più lenti e meno immediato rispetto all’utilizzo degli integratori, e quindi quest’eventualità non è consigliata nel caso in cui si tratti di una carenza alimentare grave.

Fonte

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/13528703/

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