La calvizie sono delle condizioni in cui cui si trovano gli individui che colpiscono principalmente lo stato di salute e la caduta dei capelli. L’alopecia è tra le più classiche delle calvizie ed è un particolare evento in cui si nota un diradamento progressivo del cuoio capelluto.
In generale questa condizione di caduta dei capelli intacca in egual misura sia gli uomini sia le donne. Una statistica rivela che le percentuali sono 80% per gli uomini e 50% delle donne.
Alimenti | Descrizione |
Acido pantotenico | Soprattutto da assumere nei legumi sottoforma di coenzima A. |
Zinco | Da assumere soprattutto nella carne, nei cereali, nei legumi e nella frutta secca |
Biotina o vitamina H | soprattutto nella carne, nei prodotti della pesca, nelle uova, nel latte e nei derivati. E’ presente in forma poco biodisponibile negli ortaggi, in alcuni frutti e in certe leguminose. Da assumere soprattutto nei prodotti della pesca, nel latte, nelle uova ed è presente negli ortaggi. |
Questa percentuale risulta essere molto alta per entrambi i sessi e quindi c’è sempre un costante interesse in ambito scientifico senza dimenticare la proliferazione di prodotti che si trovano in farmacia o online. L’alopecia dunque è un sintomo delle calvizie ed è un disturbo del bulbo pilifero che tende ad atrofizzarsi, rallentando progressivamente il ciclo vitale del capello. Ci sono diversi tipi di alopecia che vengono poi classificate secondo la scala di Hamilton.
Indice dei contenuti
Le tipologie di calvizie
Le calvizie possono essere di diversa natura sia fisica sia psicologica. Ci sono quelle a carattere ereditario come l’alopecia androgenetica che si manifesta con seborrea e con desquamazione furfuracea.
Il primo sintomo della alopecia ereditaria è un diradamento graduale e stempiatura. L’area dei capelli che viene intaccata per prima è la zona alta del cuoio capelluto senza intaccare la nuca e la parte sopra auricolare.
Un’altra forma di perdita dei capelli è nota come calvizia telogenetica. Questo tipo di calvizia è provocata dalla reazione dell’organismo a situazioni di stress che travolgono la vita delle persone.
Generalmente questo tipo di calvizia colpisce allo stesso modo sia maschi sia femmine ma è una situazione che se presa in tempo può essere facilmente risolvibile. Esistono poi le calvizie che sono provocate da agenti esterni come alcune terapie mediche oppure da agenti infettivi.
Ad esempio l’uso di ipervitaminosi A, anoressanti e antitiroidei. Esistono poi le calvizie relazionate alla malfunzionamento della tiroide.
Infatti, la perdita dei capelli può avere origine da una disfunzione ormonale tiroideo che risulta fondamentale per avere follicoli piliferi sani. La perdita dei capelli può essere indotta anche da infezioni fungine del cuoio capelluto.
Approfondimento
Si presenta sotto forma di squame e pustole. La perdita dei capelli provocate da carenze alimentari ossia sono dovute da un mancato assorbimento di tutti quei elementi necessari per l’organismo come vitamine, proteine o ferro. Infine ci sono le alopecia areate ossia quelle che colpiscono i soggetti a chiazze.
Quando si manifesta la calvizia precoce
Può succedere che nella vita di un giovane individuo si incorre in perdita dei capelli, questa situazione è classificata come calvizia precoce. È una condizione particolare in cui si trovano soprattutto gli uomini a partire dai 18 anni.
La caduta dei capelli in giovane età è dovuta proprio dall’eccessiva produzione di ormoni maschili. Negli ultimi decenni si è manifestata sempre più spesso anche in ragazzi e in pubertà.
Questa particolare tipologia di calvizie si sviluppa soprattutto a partire dalla alopecia androgenetica che è di origine ereditaria. Dall’ IHRF sono stati rilasciati dei dati abbastanza preoccupanti, infatti, 1 adolescente su 5 pare che soffra di calvizia precoce.
Lo studio è stato effettuato su un campione abbastanza ampio, infatti, la ricerca è stata effettuata su 10000 soggetti, di sesso misto, con un’età compresa tra i 12 e i 20 anni. I dati che sono stati rilevati sono che il 18% di questi adolescenti è colpito da caduta dei capelli precoce.
Il 60% è di sesso maschile ma c’è un aumento abbastanza preoccupante della perdita dei capelli nei soggetti di sesso femminile. La perdita di capelli precoce si manifesta in diversi modi e si consiglio il pare di un esperto se si trovano di fronte a questi sintomi: febbre superiore ai 38°, celere caduta dei capelli e prurito, sensazione di bruciore nella zone d’interesse, complicazioni post operatorie, gonfiore dell’area calva, eccesso di sebo, una crescita improvvisa di peli in qualsiasi parte del corpo e cambiamenti eccessivi di peso.
Cause principali
Le cause della calvizia precoce possono essere differenti così come gli altri tipi di calvizie. Si parla generalmente di alopecia androgenetica o comunque quella tipica di carattere ereditario ma esistono anche fattori esterni che possono provocare la perdita dei capelli precoce. Le situazioni più comuni associati alle calvizie sono:
- stress
- disturbi del sonno
- stile di vita disordinato
- gravi traumi
- fumo
- droghe
- ansia
- depressione
- nervosismo
Lo stile di vita e l’alimentazione è tra gli elementi che influenzano principalmente la perdita precoce dei capelli. Infatti, una delle maggiori cause di perdita dei capelli precoce risiede proprio nella mancato assorbimento dei nutrienti essenziali per il benessere dell’organismo.
Un primo segnale d’allarme è una massiccia produzione di sebo e capelli eccessivamente sottili. La caduta dei capelli in giovane età non è da sottovalutare ed in particolare nelle società contemporanee dove l’aspetto fisico resta una delle principali cause di disagio. Infatti spesso i giovani che soffrono di caduta di capelli precoce tendo ad avere problemi con la propria autostima.
Sintomi
La perdita dei capelli è una sintomatologia che può manifestarsi in qualsiasi momento della vita degli individui a partire generalmente dall’età adulta. Infatti, la caduta dei capelli si manifesta già in tarda adolescenza. Alcune tipologie di calvizie prevedono delle terapie abbastanza efficaci se si vuole intervenire tempestivamente. La perdita dei capelli ha dei segnali abbastanza comuni:
- caduta dei capelli nella zona superiore del cuoio capelluto: questa singolare perdita dei capelli è graduale negli anni e la calvizie si sviluppa progressivamente.
- diminuzione dell’attaccatura dei capelli: caduta dei capelli nella zona alta, in particolare negli individui di sesso maschile, dove viene colpita proprio l’attaccatura e si viene a formare la classica M;
- caduta dei capelli alla corona o alla tempia: il diradamento dei capelli colpisce in particolare le tempie e la corona mettendo in evidenza la cute della parte posteriore.
Calvizie femminili
Per gli individui di sesso femminile invece si possono affrontare discorsi differenti, infatti le calvizie femminili possono mostrarsi dai 12 ai 40 anni anche se in molti casi si può manifestare i 70 anni.
Il sistema di individuazione delle calvizie femminili è chiamato sistema Ludwing e le classifica nei seguenti modi: perdita dei capelli al centro della testa molto visibile ad occhio nudo. Poi c’è la caduta della parte superiore del cuoio capelluto è, a differenza di quella degli uomini, quella delle donne colpisce tutta la testa senza formare la classica M. Anche per le calvizie femminili possono insorgere con carattere ereditario, lesioni, traumi o cure con farmaci particolari.
Per individuare la cura per la caduta dei capelli è bene sottoporsi ad una visita con una specialità in tricologia. Una volta individuate le cause della perdita dei capelli e le conseguenti calvizie esistono diverse cure che rallentano la caduta di carattere ereditario e curano quelle di carattere psicologico.
Esiste però una trattamento per i capelli ormai perduti ed è il trapianto di capelli dove i chirurghi ripristinano una crescita dei capelli in modo naturale. L’operazione consiste nel raccogliere i bulbi ancora sana e in vita e impiantarli nelle aree calve.
Esistono poi le cure a base di retinoidi topici che provengono dalla vitamina A e consistono nell’applicare nelle parti calve per sollecitare la crescita. La cura con la luce laser invece prevede l’aumento della densità dei capelli.
SI agisce sulle cellule deboli che assorbono i fotoni per favorire l’ispessimento del capello. C’è poi lo spironolattone, un composto steroideo che va ad agire sui recettori degli ormoni maschili.
L’obiettivo è quello di regolare il testosterone e altri ormoni androgeni. Inoltre aiuta le disfunzioni ormonali e quindi a ridurre il diradamento dei capelli. Infine la cura PRP ossia una trasfusione di plasma ricco di proteine.
Questa procedura prevede il prelievo di un campione di sangue, mutarlo in plasma ricco di proteine a questo segue una serie di iniezioni nelle aree calve per stimolare la crescita del capello.