Home Ingredienti Acido Pantotenico (o Vitamina B5)

Fattore idrosolubile del gruppo B

Benefici dell'acido pantotenico (o vitamina B5)

La vitamina B5 (o acido pantotenico) svolge un ruolo importante nel metabolismo di grassi, proteine e carboidrati. Ottimo rimedio anche contro la stanchezza e l’affaticamento fisico e mentale. Offre una notevole spinta alle prestazioni mentali. La vitamina B5 è in grado di agire sulla sintesi degli ormoni steroidei sia della vitamina D che di alcuni neurotrasmettitori.

Acido Pantotenico (o Vitamina B5)

Fabbisogio giornaliero: 4/7mg 

Alimenti principali: fegato, caviale, spirulina essicata, tuorlo, lenticchie

Integratori a base di acido pantotenico (o vitamina B5)

Proprietà e benefici dell’acido pantotenico

L’acido pantotenico in modo comune viene anche indicato come vitamina B5, fattore idrosolubile del gruppo B. Un elemento suscettibile ai cambiamenti di temperatura, in particolare quella che si ha con la cottura dei cibi. La vitamina B5 è instabile e subisce delle variazioni acido-basiche del pH. Molto presente all’interno degli alimenti di utilizzo comune, la sua carenza è quasi improbabile soprattutto se si segue una dieta sana e ben bilanciata.

Quella svolta dalla vitamina B5 è una funzione biologica estremamente importante essendo il precursore del Coenzima A che trasporta dei gruppi alcalini indispensabili per l’elaborazione dei micronutrienti emergenti e anche degli ormoni steroidei. Si consiglia di avere un apporto di circa 4/7 mg di acido patotenico al giorno. Un quantitativo semplice da assumere con una dieta equilibrata considerando che si tratta di una molecola ubiquitaria che si trova in egual misura nella maggior parte dei prodotti alimentari. Sono ricchi di questa vitamina i cerali, gli alimenti per i neonati, le barrette energetiche e i cibi secchi.

Oltre a questi occorre poi citare il fegato, il tuorlo d’uovo, i semi di girasole, i funghi secchi. Nonostante il suo essere comune, in alcuni casi è indispensabile procedere ad integrazione con prodotti specifici che ne contengono la forma più stabile. All’interno degli integratori che lo contengono viene spesso utilizzato il sale pantotenato di calcio. Al bisogno l’integrazione risulta essere essenziale, considerando la sua azione probiotica sulla flora batterica intestinale.

Capacità di assorbimento

In linea generale l’acido pantoteico che viene trovato all’interno degli alimenti e che può essere assunto attraverso l’alimentazione si trova sotto forma di CoA o legata alla ACP. Questo permette alle cellule dell’intestino di procedere in maniera veloce all’assorbimento della sostanza.

La vitamina B5 che viene assunta in questa forma devi prima essere convertita dal corpo in acido pantoteico libero. Quindi all’interno del lume intestinale CoA e ACP vengono idrolizzati in 4’-fosfopanteteina defosforilata in panteteina. L’idrolisi di cui si ha bisogno per assorbire la vitamina B5 avviene ad opera della panteteinasi. Quando l’acido pantotenico diviene libero può essere assorbito in maniera semplice da tutte le cellule dell’intestina grazie a un attivo trasporto saturabile che dipende dal sodio.

Nel momento in cui questo sistema diviene saturo una minor parte dell’elemento può essere assorbito grazie anche alla diffusione passiva. Se si va ad aumentare di 10 volte l’assunzione, il tasso di assorbimento va a diminuire di una percentuale pari al 10%. Anche nel caso in cui si dovessero assumere delle alte quantità di acido pantoteico la sua tossicità è quasi impossibile.

Questo perché, nonostante i numerosi studi che sono stati portati avanti a tal proposito non è mai stata rilevata una quantità massima di vitamina B5 assorbitile senza incorre in effetti indesiderati. L’unica possibile controindicazione può essere data da una leggera diarrea, che si risolve in maniera molto semplice. Ad oggi non vi sono documenti che attestino possibili reazioni avverse per quello che riguarda le applicazioni per iniezione o attraverso prodotti per trattamenti cutanei.

Carenza e conseguenze

In genere si osserva una carenza di vitamina B5 nell’uomo sono nei casi di grave denutrizione o in soggetti che fanno uso di sostanza stupefacenti o di alcool. In particolare quest’ultimi sono atteggiamenti che possono essere causa di un mancato assorbimento della vitamina, considerano che inibiscono il processo di lavorazione dell’acido pantoteico.

Quando nel corpo si instaura una carenza, i sintomi più comuni sono quelli di stanchezza, senso di spossatezza sia mentale che fisico e possibile formicolio o addirittura dolore alle gambe. Alcuni credono che la carenza della vitamina B5 nel corpo possa essere causa di acne. Ma non è proprio correlata la questione.

Succede piuttosto che gli alimenti ricchi di zuccheri e farine raffinate come i cibi spazzatura, hanno un bassissimo contenuto di vitamina B5. Quindi chi basa la sua alimentazione su tali cibi può essere preda non solo di una carenza della vitamina, ma anche di disturbi della pelle, come l’acne appunto. Ecco il motivo per cui si consiglia di seguire sempre una sana e corretta alimentazione, che sia variegata e povera di zuccheri.

A cosa serve l’acido pantoteico

La vitamina B5 è il precursore del Coenzima A molecola indispensabile per il metabolismo in quanto ha il compito di trasportare i gruppi acilici. Oltre a questo essa è anche il costituente principale dell’ACP una proteina che fa da trasporto e che viene coinvolta nella sintesi degli acidi grassi.

Scarsa è la quantità di acido pantoteico libero presente nel corpo. Alcuni studi hanno rilevato come l’integrazione dell’elemento provochi un aumento dell’escrezione urinaria, mentre si nota un aumento dei livelli della vitamina nel sangue nel caso in cui vi sia un lungo periodo di digiuno o nel diabete insilino-privo. Varie sono le forme in cui si presenta la vitamina B5, ma sembra che solo l’isomero destrorotatorio sia biologicamente attivo.

L’acido pantoteico sembra poi essere coinvolto nella sintesi del coenzima A, che può agire come trasportatore del gruppo accia per formare l’acetil-CoA e composti similari. Quest’ultimo è indispensabile all’interno di quello che viene definito metabolismo emergete, in quanto permette al piruvato di entrare nel ciclo dell’acido tricarbossilico e all’a-chetoglutarato di essere trasformato in succinil-CoA.

Oltre a ciò il CoA è molto importante per quello che riguarda la biosintesi di: acidi grassi, colesterolo, acetilcolina. Inoltre viene richiesto in quella che è la formazione dell’ACP indispensabile per la sintesi degli acidi grassi. Per concludere alcuni studi hanno provato come la vitamina B5 presente sotto forma di CoA sia indispensabile nei processi di acilazione e acetilazione che risultano essere coinvolte in varie funzioni enzimatiche di diverso genere.