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La calendula o calendola  è una pianta generalmente coltivata come annuale

Benefici della calendula

La calendula o meglio l’estratto di calendula è in grado di agire sul benessere della pelle. Berne l’infuso permette di evitare tutti i dolori che sono collegati al ciclo mestruale e inoltre regolarizza la funzionalità dell’intestino. Oltre a questo è in grado di applicare un’azione emolliente e lenitiva sulla mucosa della gola, in caso di malanni di stagione. 

calendula proprietà e benefici

Azione: pianta antinfiammatoria, utile contro i dolori mestruali.

Integratori a base di calendula

Proprietà e benefici della calendula

La calendula è una pianta annuale che è nota come fiorrancio. Gli steli di questa pianta possono raggiungere anche l’altezza di 70 cm e possono avere anche diverse ramificazioni. Al termine dello stelo è presente un fiore di colore giallo-arancio raccolti in capolini all’interno del quale è presente una droga che ha benefici effetti cosmetici e non solo. Questi fiori al loro interno presentano degli oli essenziali con ben 45 sostanze, i flavonoidi, glucosidi, sterili, carotenoidi, tannini.

Una composizione che da alla calendula una serie di proprietà benefiche per l’organismo. Innanzitutto può essere usato per la cura della pelle. È in grado di velocizzare la guarigione delle ferite per via dell’aumento nella produzione di fibrina. Idrata la cute. L’utilizzo dell’infuso di calendula va ad incrementare gli acidi biliari e la quantità di bile che viene naturalmente prodotta dall’organismo.

Questo incremento non va ad alterare né la bilirubina, né tanto meno il colesterolo del quale viene abbassato il livello insieme ai trigliceridi. Oltre a questo la calendula è in grado di agire sul sistema nervoso centrale e anche sul sistema cardiocircolatori. Non di rado gli integratori e i prodotti a base di calendula vengono consigliati come coadiuvanti nelle cure ginecologiche, in particolare per contrastare i dolori e i fastidi del ciclo mestruale.

In grado di rinforzare le vene e prevenire le ulcere. Diverse le aziende che hanno elaborato tinture e impacchi che possono essere utilizzati per la cura dell’acne, dei foruncoli e delle ustioni.

Attività biologica

La calendula ha delle proprietà antinfiammatorie e anche cicatrizzanti. Molti gli studi che sono stati condotti a proposito e che hanno portato all’utilizzo della pianta per la produzione di prodotti che agiscono sulle infiammazioni del cavo orofaringeo e per la veloce guarigione delle ferite e delle bruciature.

Si deve l’attività antinfiammatoria ai triterei presenti nella calendula, mentre la capacità cicatrizzante viene esercitata grazie a un meccanismo che va a a favorire la formazione del collagene e della fibrina.
Ma queste non sono le uniche proprietà di questa pianta che è in grado di esercitare funzioni antispasmodiche, andando ad agire a livello del tubo digerente e intervenire in presenza di virus e batteri. In ogni caso, gli studi a riguardo di quelle che sono le capacità terapeutiche della calendula sono ancora in atto e non si esclude che possano aggiungersene delle altre.

Per la guarigione delle ferite

La calendula viene inserita nella composizione di molti prodotti per il corpo che siano creme, tisane, infusi o integratori alimentari. Questo utilizzo massivo è dato dalle numerose proprietà di questa pianta. Molto apprezzate sono le proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti che si ottengono dagli estratti di calendula. Ecco perché si ha l’utilizzo della pianta per la cura delle infiammazioni cutanee, delle mucose del cavo orofaringeo.

Molte crema per la cura delle scottature e per favorire la cicatrizzazione hanno la calendula tra i loro componenti. Si tratta di prodotti che in genere, devono essere applicati sulla zona interessata in maniera diretta anche più volte al giorno, andando a seguire le indicazioni fornite sia dalle aziende farmaceutiche che di dottori e farmacisti.

In linea generale è importante ricordare che la calendula che viene utilizzata a fine terapeutici deve essere applicata o inserita nei composti utilizzando delle preparazioni standardizzate in principi attivi. In questo modo si ha la possibilità di sapere con assoluta certezza la quantità di pianta utilizzata. Le dosi si prodotto da assumere possono cambiare in base alla composizione e alla quantità di calendula realmente contenuta nella composizione.

In genere le indicazioni sono fornite all’interno del foglietto illustrativo, dove sono indicate anche tutte le indicazioni in merito all’utilizzo. Nel caso in cui si stia seguendo un’altra tipologia di terapia è opportuno chiedere il parere di un medico per non incorrere in effetti collaterali.

Calendula ed omeopatia

Se attualmente l’utilizzo di elementi di derivazione naturale è solo recente, l’omeopatia e la medicina tradizionale ha sempre cercato di sfruttare il benessere che arriva da elementi di origine completamente naturale. La calendula ne è un palese esempio.

Sa sempre questa pianta è stata utilizzata dalla medicina popolare. L’uso che se ne fa è tanto interno (infusi) quanto esterno (lozioni). Diversi i disturbi che nella tradizione omeopatica trovavano risoluzione nell’utilizzo della pianta. Per quello che riguarda l’utilizzo interno la calendula è utile per il trattamento efficace di: ulcere gastrointestinali, costipazione, dismenorrea e vermi intestinali. Inoltre le proprietà della pianta sono utili per ottenere un buon effetto diuretico ed eliminare i liquidi in eccesso.

A livello esterno, invece, l’impiego all’interno della medicina popolare previene innanzitutto i disturbi vascolari, inoltre: l’eczema, le infiammazioni della cute e anche le congiuntiviti. Molto efficaci anche contro le punture d’ape e le vene varicose. Sfruttata poi per il trattamento di della astiosa acne, delle ferite e anche delle scottature. Applicabile anche in caso di: gengiviti, ascessi, irritazioni dell’occhio.

Inoltre: muscosi a livello vaginale, oligomenorrea e per contrastare i fastidiosi sintomi del ciclo mestruale. La medicina omeopatica propone l’utilizzo della calendula sotto forma di: granuli, gocce, tintura madre o pomate. La quantità da utilizzare dipende sia dalle indicazioni specifiche del prodotto che dalla problematica che l’individuo presenta. In alcuni casi potrebbe essere necessaria anche la diluizione in acqua, soprattutto nel caso in cui si utilizzino degli sciroppi.

Possibili effetti indesiderati

Nel caso in cui si stia seguendo una terapia specifica con dei medicinali o degli integratori si consiglia di chiedere il parere del proprio medico prima di inserire il trattamento a base di calendula. In ogni caso tutti gli studi portati avanti in merito a tale pianta non hanno evidenziato effetti collaterali o controindicazioni di qualunque genere.

Nonostante questo è possibile che, soprattutto in soggetti preponi a reazioni allergiche è possibile che la calendula sia causa di ipersensibilità. Se si dovessero verificare problematiche di questo genere, si consiglia di sospendere il trattamento e di chiedere il parere del proprio medico. In particolare le reazioni allergiche sono possibili quanto la calendula viene abbinata ad altre piante come la Camilla.