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L-triptofano

Benefici del triptofano

Il triptofano è una sostanza considerata come aminoacido essenziale che non viene sintetizzato nel corpo umano. Il tripofano è un precursore della serotonina, sostanza coinvolta nella regolazione dell’umore, della melatonina, utile a convogliare più facilmente il sonno, e della niacina conosciuta anche come vitamina B6, utile a garantire una corretta circolazione del sangue nel corpo.

tripofano

Dove si trova: Latte e derivati, cioccolato, arachidi, alga spirulina, semi di sesamo.

Integratori a base di triptofano

Proprietà e benefici del Triptofano

Il triptofano è un amminoacido molto importante nell’organismo. Un elemento che negli ultimi anni ha fatto in modo che non fosse poca l’attenzione suscitata nei suoi confronti. Non è un caso se non sono pochi gli esperti che ne consigliano l’integrazione ogni giorno, per tutta una serie di benefici che è in grado di offrire all’organismo. Un amminoacido essenziale che però il corpo non riesce a sintetizzare. Per questo motivo è importante procedere con l’integrazione dall’esterno.

Questa può avvenire o tramite i numerosi alimenti che ne contengono una certa quantità, ovvero tramite gli integratori alimentari. Il triptofano è un amminoacido essenziale per il corpo. Spesso occorre procedere con la sua integrazione, non essendo il corpo, in grado di produrlo in completa autonomia. Per poter godere di una buona quantità di Triptofano è importante seguire una sana e corretta alimentazione, introducendo una serie di alimenti che ne abbiano un buon quantitativo.

Il triptofano agisce come substrato delle proteine ed interviene in reazioni chimiche come la sintesi della serotonina e dell’acido nicotinico. Precursore della melatonina e della serotonina esso coopera anche per il corretto riposo, indispensabile per il corretto riposo. Grazie alla vitamina B6 e alla C questo elemento viene convertito in serotonina.

Questo è il motivo per cui, spesso gli integratori si compongono di un mi di vitamine, utile all’organismo lungo tutto l’arco della giornata. Il fabbisogno giornaliero di ognuno è di circa 250 mg, da ottenere sia tramite l’alimentazione che grazie all’integrazione da intraprendere al bisogno.

Caratteristiche principali

L’amminoacido nasce come integratore alimentare che promuove il sonno, in quanto in grado di aumentare i livelli di serotonina. Quest’ultima svolge funzioni molto importanti, intanto è in grado di aumentare la motilità intestinale andando ad eccitare i neuroni enterici. Inoltre è in grado di contrattare i vasi sanguigni, aumentare l’aggregazione piastrina e a livello del sistema nervoso, eccitare alcuni neuroni ed inibirne altri. Proprio per questo motivo anche la serotonina viene integrata per la sua capacità calmante e per la promozione del miglior sonno.

Quindi il triptofano è in grado di influenzare i ritmi di sonno-veglia. Non sono pochi gli studi a tal riguardo. La carenza dell’amminoacido può essere causa di disturbi del sonno. In effetti gli studi hanno dimostrato come esso sia un buon ipnoindicente, riduce il tempo di addormentamento e evita i numerosi risvegli notturni.

Nonostante una serie di studi positivi, l’effettivo beneficio che tale elemento offre per quello che riguarda lo sviluppo del buon sonno, sono ancora molti i dubbi che si nutrono in merito. Ma il triptofano può essere in grado anche di contrastare le patologie dovute a un abbassamento dei livelli di serotonina come la depressione. In altre parole, tale elemento influisce sulla risoluzione di: insonnia, depressione, ansia, cefalea tensiva, fibromialgia, sintomi della sindrome premestruale e Parkinson.

Dove trovarlo

Nella maggior parte dei casi si possono riscontrare fonti di triptofano nei prodotti di derivazione animale. Alte sono le quantità nei formaggi stagionati, ma anche negli affettati come la bresaola e altre carni. Per quello che riguarda la derivazione vegetale, ne sono un grade serbatoio gli arachidi.

Altri alimenti in cui è presente l’amminoacido sono: cioccolato, frutta secca, semi, legumi, cereali, carne, pesce, uova e latticini. Quando viene introdotto nell’organismo attraverso l’alimentazione il metabolismo lo lavoro attraverso die vie: chinurenine e 5-idrossi indolo. In tale processo interviene anche la flora batterica intestinale che produce: indolo, triptamina, scatolo.

Ma è grazie alle chinurenine che il 95% del triptofano viene metabolizzato, sia che si tratti di quello introdotto dall’alimentazione o dall’integrazione. Considerando che attraverso l’alimentazione spesso non si riesce a coprire il fabbisogno quotidiano dell’organismo, è indispensabile procedere con l’integrazione.

In commercio sono molti gli integratori che lo contengono. Qualunque sia la scelta che si compie è importante seguire le indicazioni per quello che riguarda le modalità e le quantità da assumere in maniera quotidiana.

Dose ed effetti indesiderati

Come accennato in precedenza la dose quotidiana raccomandata per l’adulto è di un quantitativo che va dai 250 ai 425 mg. Ma gli studi condotti negli ultimi 50 anni hanno rivelato come l’integrazione di tale elemento hanno portato al corpo livelli molto più elevati di triptofato. Questo eccesso di integrazione veniva compiuto per aumentare il livello di serotonina a livello cerebrale, andando ad aumentare il miglioramento del tono dell’umore e dell’insonnia.

Ma l’azione dell’amminoacido non avviene solo a livello cerebrale ma si allunga su altri distretti tra cui, quello intestinale dove va ad aumentare i metaboliti che agiscono in maniera eccitatoria. Proprio per questo motivo, una quantità eccessiva di triptofani può essere causa di effetti indesiderati. In particolare gli effetti collaterali più comuni per quello che riguarda il triptofano in eccesso sono: nausea, vomito, diarrea.

A tal riguardo non sono pochi gli studi che hanno cercato di capire se gli effetti indesiderati sono imputabili anche all’eccessiva produzione di serotonina che va a stimolare eccessivamente i recettori ad essa deputati. In particolare è stato rilevato che alcuni soggetti avvertono: dolore e bruciore allo stomaco, mal di testa che si abbina a vertigini, perdita dell’appetito e senso di sonnolenza.

Interazioni

Gli integratori a base di triptofano, esattamente come quelli a base di serotonina possono essere acquistati in farmacia e parafarmacia senza prescrizione medica. Nonostante questo, nel caso in cui si stiano assumendo altri prodotti farmaceutici è importante chiedere il parere di un medico, per capire se vi possano essere delle interazioni.

In genere queste sono comuni quando si assumono grandi quantità di triptofano congiuntamente con gli antidepressivi. Un’interazione che è nota come sindrome serotoninergica causata da un accumulo di serotonina in eccesso nel cervello. Un’interazione dovuta proprio al compito dell’amminoacido di essere precursore della serotonina.

Gli antidepressivi e gli antipsicotici interagiscono con il sistema serotoninergico e può essere causa di un eccesso di serotonina nell’organismo. Quindi in linea generale si consiglia di evitare di assumere integratori che hanno questo elemento alla loro base, nel caso in cui si stiano assumendo anche degli antidepressivi o medicinali similari che agiscono sul sistema serotoninergico. Classici sintomi di questa interazione sono: nausea, senso di nervosismo, vertigini, diarrea, difficoltà nella gestione del sonno, bocca secca, vertigini ed eccessiva sudorazione.