Proprietà e benefici della Vitamina A
La vitamina A è un tipo di vitamina liposolubile che si può diluire in acidi grassi che abbiano derivazione sia vegetale che animale. Un elemento molto presente nei cibi che vengono consumati abitualmente sulle tavole. La vitamina partecipa a una grande quantità di funzioni biologiche e raramente se ne ha una carenza se si sostiene una dieta sana ed equilibrata.
Nel caso in cui si decidesse di procedere ad integrazione, si consiglia di non superare mai le dosi indicata. Un eccesso può essere nocivo soprattutto per la donna in gravidanza. Indispensabile per le ossa, la pelle e i denti, oltre che per la naturale maturazione sessuale e la fertilità per l’adulto. Di grande supporto anche al sistema immunitario.
La vitamina A viene in genere assunta attraverso un’alimentazione corretta. Conosciuta anche come retinolo essa è contenuta soprattutto negli alimenti di origine animale. Nonostante questo la sua sintetizzazione può avvenire anche a livello dell’intestino, partendo dal Beta-carotene che è il precursore. Da ogni molecola di Beta-carotene se ne ottengono 2 di vitamina A. Il fegato la immagazzina garantendosi un buon funzionamento.
Una vitamina che viene coinvolta in un gran numero di funzioni del corpo, in particolare offre supporto al sistema immunitario andando ad assicurarne un buon funzionamento. Riesce innanzitutto a prevenire le infezioni, oltre a questo permette di proteggere la pelle dai danni causati da un’eccessiva esposizione al sole.
Un antiossidante che agisce in maniera efficace contro i radicali liberi, andando a contrastare anche gli effetti dannosi che sono causati dall’inquinamento e dal fumo. Alcuni studi hanno rilevato la sua capacità di prevenire il cancro alla prostata. I cibi che contengono una buona quantità di beta-carotene sono: i vegetali di colore giallo, arancione o rossi, quindi le carote, le albicocche, le patate, i meloni e la zucca. Inoltre le verdure a foglia verde come i broccoli, la cicoria, bieta e spinaci.
Mentre apportano vitamina A: fegato, tuorlo d’uovo, crostacei, latte e latticini. Mentre un eccesso di beta-carotene produce effetti minimi, quello di retinolo è molto più dannoso. Quindi si consiglia di assumere al massimo 1.000 UI al giorno, andando ad aumentare se si è soggetti sportivi ovvero nel caso in cui si sia in allattamento.
Assorbimento e funzioni
Circa il 75% del retinolo che viene introdotto nel corpo grazie all’alimentazione viene assorbito per la diffusione facilitata e per diffusione passiva. Un processo che viene influenzato sia dalla quantità che dalla qualità dei lipidi della dieta. Grazie al circolo linfatico l’elemento raggiunge la circolazione sanguigna arrivando al fegato, che ne conserva una quantità che va dal 50 all’80%.
Il retinolo presente nel fegato può essere riversato nel circolo ematico dove è trasportato dal retinolo BP che si associa ai tessuti. La vitamina A svolge una serie di attività veramente molto importanti: trasporta, immagazzina, differenzia le cellule, procede alla riproduzione delle cellule e infine ha un’azione benefica sulla vista.
Inoltre, in base alle conseguenze di una carenza di retinolo, è possibile affermare che la vitamina A ha effetti benefici anche sulla funzionalità del surrene e dei tessuti mucosi. Infine si sottolinea il ruolo antiossidante dell’elemento in grado di prevenire la comparsa delle rughe, oltre ad avere un effetto benefico sulla composizione delle ossa e della pelle.
Fabbisogno e carenza
Per evitare di andare in surplus di vitamina A è importante non superare le dosi consigliate. Quindi attenersi a quelli che sono i livelli raccomandati in un giorno. L’unità di misura che si utilizza sono i RE (retinolo equivalenti). Seguendo delle indicazioni specifiche è possibile affermare che: per l’uomo sono sufficienti 700 RE al giorno, che scendono a 600 per le donne, per tornare a 70 nelle gestanti e 950 per la nutrice.
Negli ultimi anni la quantità di retinolo che si può assumere non viene più misurata in RE, ma in RAE (attività retinolo equivalente) che rende maggiormente l’idea perché offre l’indice di quella che è la reale capacità umana di assorbire e convertire i Beta-caroteni in vitamina A. Scendere per un lungo periodo al di sotto dei valori raccomandati di vitamina A vuol dire rischiare il verificarsi di una carenza di retinolo.
La carenza di vitamina A può essere causa di una serie di problematiche per la quale risoluzione si rende indispensabile procedere con l’integrazione. In particolare è possibile che vi sia desquamazione della pelle, con la perdita della cute sotto forma di grosse scaglie. Le mucose di corneificano andando a facilitale l’impianto di bronchioli. Allo stesso modo avviene la corneificazione dell’epitelio del caminetto renale, l’occhio sembra essere molto secco.
La cornea si inspessisce, perde di lucentezza e di pigmentazione con formazione delle macchie di Bitot di colore grigio-biancastre. Si può poi verificare una necrosi colliquativa della corea con comparsa ulcerosa che potrebbe, nel lungo periodo, andare addirittura a distruggere la cornea con protusione e prolasso dell’iride e del cristallino. Infine una carenza di vitamina A potrebbe essere causa di emeralopia o cecità crepuscolare. Quindi si svilupperebbe una maggiore capacità di vedere di notte che di giorno, per via di una netta diminuzione della concentrazione di rodopsina nei bastoncelli.
Alimenti che contengono vitamina A
In linea generale è possibile affermare che conducendo una dieta sana e variegata si ha costantemente il giusto apporto di vitamina A. Questo è possibile perchè si tratta di un elemento comunemente presente nel cibo, soprattutto di origine animale. Quindi sono serbatoi di retinolo: carne, frattaglie, pesce, uova, latte e derivati.
Inoltre occorre aggiungere tutti quegli alimenti che contengono carotenoidi come: ortaggi quali: carote, zucche e peperoni, inoltre spinaci e broccoli, oltre a pesche, pompelmo rosa, papaia, albicocca, meloni.
Si si assumono quantità elevate di vitamina A, quindi al di sopra dei 300 mg al giorno, è possibile che si verifichi un’acuta intossicazione che si manifesta con: nausea, vomito, emicrania, incapacità nella coordinazione dei movimenti, disturbi della vista.
Un eccesso di retinolo può essere causa di: perdita di capelli, senso di inappetenza, anemia, dolori ai muscoli e alcuni sintomi neurologici. Infine nel caso in cui si assumano dosi elevate di carotenoidi si verificherebbe unicamente un’alterazione della pigmentazione della cute che diverrebbe tendente all’arancione.