Proprietà e benefici della Vitamina B1
La vitamina B1 è conosciuta anche come tiamina o aneurina. Un micronutrienti essenziale e idrosolubile che fa parte del vasto gruppo della vitamina B. La si può ricavare da una serie di cibi, tanto di origine vegetale quanto animale, ma in genere la concentrazione è molto limitata.
Proprio per questo motivo non di rado si rende indispensabile l’integrazione. In alcuni casi la carenza può essere causata dall’alcolismo, in quanto la sua assimilazione viene inibita dall’alcool. Numerose le funzioni metaboliche a cui prende parte essendo un coenzima catalizzatore coinvolto anche nel metabolismo degli amminoacidi.
Questa vitamina fu scoperta sul finire del 1800 e fu la prima vitamina ad essere isolata e sintetizzata. Un composto organico sulfurei incolore solubile in acqua ma non in altri solventi organici. Un elemento stabile nelle soluzioni a pH acido, ma instabile in soluzioni alcaline.
La metabolizzazione avviene a livello enzimatico per catalizzate le condensazioni di benzoino. Una vitamina che è termolabile in comune, ma che comunque resta stabile se viene congelata. Sensibile alla luce ultravioletta. La biosintesi della vitamina B2 può essere svolta dai batteri, protozoi, piante e funghi.
Una biosintesi che viene regolata da riboswitch un corto filamento di RNA che va a legare in maniera diretta una piccolissima molecola con espressione di un gene. Nel caso in cui nella cellula fosse presente una sufficiente quantità di tiamina questa va a legarsi agli mRNA enzimi che ne impediscono la traduzione. Se non ci sono inibizioni si producono gli enzimi necessari alla biosintesi. Un meccanismo questo, che si attiva sia negli organismi eucariotici che in quelli procariotici.
Le funzioni e l’apporto
All’interno dell’organismo umano la vitamina B1 svolge una serie di funzioni molto importanti. Essa è precursore coenzimatico o extracoenzimatico e viene utilizzata nella trasformazione dei nutrienti energetici, per lo sviluppo della membrana mitocondriale e per le funzioni della membrana sinaptosnomiale. Tutti gli organismi utilizzano la vitamina B1 ma viene prodotta solo da batteri, funghi e piante. Gli animali non possono fare altro che rivalla attraverso una dieta che sia sana e variegata. Un elemento comunque essenziale.
I fosfati che se ne ricavano sono coinvolti in una serie di processi cellulari. In particolare essa contribuisce alla conversione degli zuccheri in energia indispensabile per lo svolgimento delle attività quotidiane. Gli alimenti da cui è possibile ricavare tale vitamina possono essere sia di origine vegetale che animale. In particolare la vitamina B1 è presente nei cereali integrali, legumi, carni, frattaglie, prodotti della pesca. Ne sono ricchi anche i cereali fortificati che spesso vengono utilizzati per la prima colazione.
Si definiscono rinforzati in quanto subiscono una particolare lavorazione che ne va a reintegrare la parte di vitamine perse dalla decorticazione. Nel momento in cui entra nell’organismo la vitamina B1 viene rilasciata dall’azione della fosfatasi e pirofosfatasi che avvengono a livello dell’intestino tenue superiore.
Solo successivamente se ne ha il trasporto che può essere inibito dal consumo di alcool e carenza di folati. Un compito, quello dello spostamento, che viene compiuto dalle proteine plasmatiche, soprattutto l’albumina. Il corpo procede a produrre delle riserve di circa 25/30 mg con maggiore concentrazione a livello dei muscoli scheletrici, cuore, cervello, fegato a anche i reni.
Carenza e tossicità
Non di rado si ricorre all’utilizzo di integratori a base di vitamina B1. Un bisogno che si sviluppa in caso di carenza, che spesso si traduce con una carenza nutrizionale che può essere anche grave o addirittura fatale. In genere è possibile notare una carenza di vitamina B1 nel caso in cui si avvertano sensazioni di: malessere, perdita di peso, nervosismo, confusione.
In alcuni casi molto gravi si può sviluppare una neuropatia ottica, p una mielinolisi pontina centrale. Le gestanti hanno un bisogno maggiore di vitamina B1 e più facilmente vanno incontro a una carenza a cui porre rimedio. Una problematica che probabilmente è causata da una sorta di via preferenziale che hanno il feto e la placenta, soprattutto nell’ultimo trimestre della gravidanza. Anche in allattamento si ha un bisogno maggiore di tale vitamina che passa al neonato attraverso il latte materno.
Nel bambino la B1 è indispensabile per evitare un cattivo sviluppo fisico e mentale. La carenza nei paesi occidentali si presenta soprattutto nei soggetti che soffrono di alcolismo cronico. Sono poi a rischio: anziani, malati di HIV e AIDS, diabetici, coloro che si sono sottoposti a chirurgia bariatrica. In linea di massima gli integratori a base di vitamina B1 sono ben tollerati, anche nel caso in cui sia assunti per via endovenosa. Solo in pochi e circoscritti casi si hanno reazioni allergiche che possono essere causa di nausea, letargia e scarsa capacità di coordinare i movimenti.
Utilizzo medico
La vitamina B1 è quindi indispensabile all’interno dell’organismo. Quando l’alimentazione non è sufficiente per il suo corretto apporto è importante utilizzare dei farmaci e degli integratori alimentari che permettano il reintegro. In genere essi possono essere somministrati o per via orale ovvero endovenosa o intramuscolare con iniezione.
Per la prevenzione e la cura di un’eventuale carenza l’utilizzo di prodotti integrativi si rivela indispensabile. Questo vale soprattutto per quello che riguarda tutte le problematiche che si possono riscontrare nel caso in cui se ne verifichi una carenza, in particolare la malattie delle urine a sciroppo d’acero e della sindrome di Leigh. In linea generale gli integratori con vitamina B1 possono essere acquistati in maniera semplice senza alcuna prescrizione medica, anche se vi sono dei farmaci per cui la prescrizione è indispensabile.
I raccomanda di seguire attentamente le indicazioni per quello che riguarda le quantità e le modalità di assunzione. Inoltre di consultare il proprio medico nel caso in cui si stiano assumendo altre tipologie di medicinali che potrebbero interferire con l’attività dell’integratore o viceversa.
La vitamina B1 è stata inserita dall’OMS nella lista dei medicinali essenziali che vengono forniti dal sistema sanitario. Prodotti sicuri ed efficaci. In linea generale si tratta di prodotti che sono ben tollerati dall’organismo. Alcuni effetti collaterali sono stati evidenziati solo per i farmaci che vengono somministrati per iniezione, ovvero nei casi in cui vi sia un sovraddosaggio del prodotto.