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Cambio di stagione: sintomi e rimedi principali

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Durante il cambio di stagione è possibile che un individuo si senta esausto e privi di vitalità, diventando altamente passivo, ovvero è possibile che l’individuo in questione non abbia voglia di fare nulla, si senta privo di energia ed è possibile che si sviluppi una diminuzione dell’appetito.

Esistono diversi periodi dell’anno durante i quali l’organismo umano può diventare più sensibile e sviluppare patologie, solitamente passeggere, che possono però risultare particolarmente fastidiose e irritanti. Queste patologie non risultano essere gravi, e possono colpire diversi organi corporei.

Le più diffuse si sviluppano a danno della funzione gastrointestinale, e possono presentare sintomi come diarrea, nausea e bruciore di stomaco, ma possono colpire anche il sistema immunitario. I sintomi, in questo caso, possono essere tosse, mal di gola, raffreddore e aumento della temperatura corporea.

Questi abbassamenti del sistema immunitario o alterazioni della flora batterica possono essere collegati al passaggio da una stagione all’altra, ovvero possono presentarsi durante i cambi di stagione.

Cosa sono i cambi di stagione

Per cambio di stagione si intende il passaggio da una stagione all’altra. Durante questo periodo, possono verificarsi sbalzi di temperatura molto drastici, soprattutto durante gli ultimi periodi, dove i cambi di stagione vengono percepiti in maniera molto più forte a causa dei diversi cambiamenti climatici.

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Con il cambiamento delle temperature, la prima cosa che cambia durante questi periodi è la tipologia di abbigliamento che si indossa: dall’inverno alla primavera, ad esempio, si sceglierà una tipologia di abbigliamento molto più leggero e traspirante, fino ad arrivare agli abiti in lino o cotone leggerissimi, classici dell’estate.

L’organismo, però, può risentire particolarmente dei cambi di stagione. Insieme all’armadio, infatti, anche l’organismo muta. Il corpo umano può diventare, infatti, molto suscettibile durante i cambi di stagione. Possono verificarsi, infatti, alterazioni della flora batterica intestinale, che possono provocare episodi sporadici di diarrea, flatulenza e feci molli.

Anche il sistema immunitario può risentire particolarmente del cambio di stagione, abbassandosi, favorendo la proliferazione di virus e batteri. Esiste una vera e propria sindrome legata ai cambiamenti di stagione, che prende proprio il nome di sindrome del cambio di stagioni. Questa condizione, ultimamente, risulta essere particolarmente percepita da molti individui, che tendono a far più caso al possibile sviluppo dei malanni stagionali.

I sintomi psicologici relativi al cambio di stagione

La sindrome del cambio di stagione può provocare sintomi e patologie che non coinvolgono solo la sfera fisica di un individuo, ma anche la sfera psicologica. Durante questo periodo molto delicato, sia per il fisico che per la mente, possono presentarsi o, se già presenti, intensificarsi condizioni che interessano lo stato mentale di un individuo.

È molto comune, infatti, che aumenti lo stress a carico dell’organismo. Lo stress da cambio stagione può, quindi, compromettere le relazioni sociali ed affettive, peggiorando.

La sindrome del cambio di stagione può presentarsi anche con l’improvvisa presenza di disturbi psicologici e fisiologici che possono compromettere in maniera grave le abitudini quotidiane di un individuo. Questi disturbi possono variare di intensità, e possono comprendere insonnia, disturbi del sonno vari, ansia, irritabilità e possono comparire anche emicranie e cefalee.

Fortunatamente questi sintomi sembrano avere un effetto temporaneo sull’organismo umano, e che quindi durino poco e siano di natura passeggera. Durante queste fasi dell’anno, è possibile che si sviluppi anche una leggera depressione, soprattutto passando dall’autunno all’inverno e dall’inverno alla primavera.

I sintomi fisici relativi al cambio di stagione

Come abbiamo visto, la sindrome del cambio di stagione risulta essere particolarmente intensa e stressante per l’organismo, soprattutto negli ultimi periodi. È possibile, infatti, che si sviluppino sintomi attribuibili al cambio di stagione, che interessano e colpiscono diversi organi che fanno parte del corpo umano.

I sintomi principali attribuibili al cambio di stagione, possono essere:

  • Sensazione di spossatezza psicofisica, ovvero il corpo, durante i cambi di stagione, utilizzando più energia per contrastare l’aumento o l’abbassamento delle temperature, può quindi sentirsi più stanco, debole e scarico. È possibile che l’individuo faccia fatica anche a concentrarsi e a prendere decisioni lucide.
  • Sviluppo di problemi gastrointestinali: durante i cambi di stagione è possibile che si sviluppino anche oscillazioni ormonali. Queste variazioni di ormoni possono favorire un eccesso di secrezione acida nello stomaco. È possibile che si verificano anche alterazioni a carico del microbiota intestinale. I sintomi dovuti a queste alterazioni ormonali possono coinvolgere sia stomaco che l’intestino, causando la comparsa di disturbi come nausea, vomito, bruciore di stomaco e diarrea.
  • Sviluppo di disturbi del sonno: Con il cambio di stagione, soprattutto dalla primavera all’autunno, si verifica l’allungarsi del numero di ore di luce rispetto alle ore di buio. Questa variazione di luce può aumentare la sensazione di sonnolenza ma anche l’insonnia. A causa dell’insonnia e della sonnolenza possono anche verificarsi episodi di ansia, emicrania e cefalea.
  • Cambiamenti di umore: durante questo periodo possono svilupparsi disturbi alla sfera emotiva, come ad esempio nervosismi, irritabilità, e ansia. Tutti questi sintomi sono legati all’attività della serotonina, ovvero del neurotrasmettitore che influenza il tono dell’umore.

Le alterazioni del ciclo mestruale

Recenti studi hanno dimostrato che la sindrome del cambio di stagione può coinvolgere anche la sfera mestruale. Durante questo periodo, ovvero durante il cambio di stagione, è possibile che gli individui di sesso femminile notino cambiamenti che riguardano il flusso mestruale.

Le alterazioni della temperatura, ovvero il passaggio dal caldo al freddo o dal freddo al caldo possono, infatti, causare conseguenze all’organismo e, di conseguenza, anche al ciclo femminile. I cambi di temperatura, insieme alle variazioni di umidità, possono causare modifiche nei neurotrasmettitori, e quindi causare alterazioni nella produzione di ormoni come la serotonina, ovvero l’ormone del benessere.

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Durante i cambi di stagione si verificano anche cambiamenti naturali che riguardano la luce. Queste modifiche vanno a condizionare anche la produzione di melatonina, responsabile della regolarizzazione dei ritmi di sonno-veglia.

Anche queste variazioni possono causare alterazioni del normale flusso mestruale, anticipandone o rallentando l’arrivo. Insieme alle variazioni del ciclo mestruale è possibile che si manifestino anche alterazioni del sonno, causando un riposo tormentato e una negativa qualità di sonno. Tutte queste alterazioni ormonali possono causare un maggiore stress nell’organismo, che vanno anch’esse a modificare il normale flusso mestruale.

Anche gli sbalzi di temperatura corporea, classici durante i cambi di stagione, possono presentare sintomi che interessano la fertilità femminile, causando ad esempio casi di amenorrea o oligomenorrea.

Sintomi intestinali

I sintomi relativi al cambio di stagione possono essere particolarmente duri per l’organismo umano, soprattutto se sono legati al normale funzionamento del tratto gastro intestinale. E’ possibile, infatti, che con l’alterazione delle temperature, ovvero passando da un clima caldo ad un clima freddo o viceversa, è possibile che si verificano alterazioni della normale flora batterica intestinale.

Queste alterazioni ormonali possono influenzare negativamente il normale transito intestinale, causando episodi isolati di diarrea, stipsi o flatulenza. Questi disturbi intestinali sono molto comuni durante i cambi di stagione, e molte persone non fanno caso ad essi in quanto, solitamente, si tratta di casi isolati che hanno una durata media di massimo tre giorni.

Molti individui, infatti, associano la comparsa di questi disturbi intestinali ad un’alimentazione scorretta o, semplicemente, a somatizzazione di particolari situazioni altamente stressanti. I sintomi relativi ai disturbi intestinali dovuti al cambio di stagione presentano, infatti, sintomi molto comuni e attribuibili, semplicemente, ad una comune indigestione. I sintomi, infatti, risultano includere dolore addominale, diarrea, costipazione, gonfiore e flatulenza.

Fortunatamente, la sindrome del cambio di stagione dura relativamente poco. Durante il cambio di stagione, infatti, il corpo umano è in grado di adattarsi velocemente ai cambiamenti dovuti a questa delicata fase, soprattutto relativi ai cambi di temperature.

Gli squilibri ormonali che l’organismo subisce durante il cambio di stagione, fortunatamente, riescono a risolversi in maniera spontanea nel giro di una settimana: la serotonina e melatonina, ormoni responsabili del buon umore e della regolarizzazione del sonno, riescono a ristabilirsi in pochissimo tempo, provocando sollievo all’organismo in relativamente poco tempo.  Nonostante la sindrome del cambio di stagione possa essere particolarmente nefasta per l’organismo, quindi, ha durata breve.

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