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Pressione bassa in gravidanza: cause, sintomi e rimedi

pressione bassa in gravidanza

La pressione bassa in gravidanza è molto comune, tanto quanto la pressione alta. Si tratta di un disturbo che in linea generale è dovuto alla variazione ormonale e ai cambiamenti della circolazione.

Questo disturbo risulta essere molto comune sia nel primo che nel secondo trimestre della gravidanza, nel terzo trimestre è importante prestare attenzione affinché non si evolva in ipertesione. La pressione bassa, in genere non comparta nessun rischio per la gravidanza e si può affrontare con piccolissimi accorgimenti.

In ogni caso, in un periodo delicato come quello della gravidanza, è importante farsi seguire da uno specialista.

Cause principali

Le donne lo sanno bene che la gravidanza porta con sé una serie di cambiamenti veramente molto importanti. Non sempre è semplice accettare tali cambiamenti, ma sono connaturati con la gravidanza.

Di tutti questi cambiamenti ne risente la pressione sanguigna che può tendere ad abbassarsi, come ad alzarsi. Ai cambiamenti fisici si possono aggiungere l’ansia per la gravidanza, il nervosismo, ma anche uno stile di vita completamente diverso dal solito e lo stress.

In genere nelle prime 24 settimane di gravidanza la pressione sanguigna tende ad essere un po’ più bassa, perchè aumentano di volume i vasi sanguigni al fine di consentire l’afflusso del sangue all’interno dell’utero per il piccolo che deve crescere. A tale notevole cambiamento si affianca poi l’influenza del progesterone che rilassa le fibre muscolari della parete dei vasi sanguigni i quali oppongono meno resistenza a quello che è il naturale flusso sanguigno.

Le cause che portano ai cambiamenti  dovuti alla gravidanza possono essere temporanee. In particolare ci si riferisce all’alzarsi troppo in fretta o lo stare per molto tempo sdraiati durante un bagno caldo.

Quando si è in gravidanza poi, l’ipotensione può manifestarsi anche nel caso in cui si abbiano delle reazioni allergiche, quando di presentano delle infezioni, se si sta per molto tempo a letto, ci si disidrata o ci si nutre nella maniera sbagliata. Inoltre, come già accennato, la pressione bassa può essere dovuta anche ai disordini ormonali, ovvero a fattori di derivazione cardiaca.

Quando si soffre di un’anomalia nei valori della pressione arteriosa è indispensabile parlarne con un medico, se la pressione nelle primissime settimana di gravidanza è troppo bassa si potrebbero verificare delle complicanze come ad esempio la gravidanza ectopica.

Valori da considerarsi normali

Tenendo in considerazione che in gravidanza anche i valori sanguigni risultano essere leggermente alterati, è importante comprendere quale sia la pressione giusta per una donna in attesa. Si tratta di una valutazione indispensabile per quello che riguarda la valutazione delle condizioni di salute sia della mamma che del feto. 

Severità dell’ipotensioneValori espressi in mmHg
Grado lieve>60/40  ma < 90/60 mmHg
Grado intermedio<60/40 ma > 50/33
Grado severo<50/33

Le linee guida attuali dettate dall’American Heart Association dicono che valori normali per la pressione sanguigna di una donna in attesa è di 120 du 80. Si parla poi di pressione bassa quanto si rilevano dei valori pari a 90 su 60 o inferiori.

Come già detto in precedenza nelle primissime settimane di gestazione si potrebbe osservare un calo della pressione sanguigna che si presenta di solito. Un abbassamento tipico del primo e del secondo trimestre, per poi tornare a crescere nel terzo trimestre, quello che poi porterà alla nascita del piccolo.

Un meccanismo che non è automatico, anche se lo si registra nella maggior parte delle donne. In ogni caso, se durante la gravidanza si osserva un’anomalia nei valori della pressione, in genere si decide di continuare il monitoraggio anche postpartum per assicurarsi che non vi siano complicanze e che la pressione torni sui suoi valori standard.

Sintomi di una pressione bassa

Ci sono alcuni sintomi che sono campanello d’allarme di quando si presenta la pressione bassa. Si tratta di sintomi che sono comuni tanto in gravidanza che non.

Non di rado la pressione bassa è causa di vertigine e di confusione, ma anche di nausea e senso di capogiro. Una serie di sintomi questi che possono anche essere causa di svenimenti, soprattutto nel caso in cui ci si alza troppo velocemente dalla sedia, dal letto o dal divano.

Quando si ha la pressione eccessivamente bassa si rischia di sentirsi affaticati, una sensazione che tende a peggiorare nel corso della giornata. Sembra di non essere in grado di prendere fiato, si ha il fiato corpo e si sente la pelle fredda e la si vede eccessivamente pallida.

Non di rado di ha la vista offuscata oppure i si vede doppi. La pressione bassa può anche essere causa di depressione.

Se la donna in stato di gravidanza avverte dei sintomi come quelli appena visti, dovrebbe rivolgersi al suo specialista, ovvero chiedere il parere di un ostetrica o di un medico. In questo modo sarà possibile verificare se la pressione bassa è solo tale, o se dietro ad essa vi siano delle cause da accertare e che richiedono un intervento specifico.

I rischi

Gli specialisti affermano che in gravidanza è meglio la pressione bassa che alta. Ma l’una quanto l’altro possono essere motivo di rischio. 

Quando si soffre di pressione bassa, il maggiore tra i rischi che si corre è quello dello svenimento, soprattutto nel momento in cui la donna si alza troppo velocemente della posizione seduta o sa quella sdraiata. Quando si sviene più volte, con una frequenza troppo elevata è possibile andare incontro a problematiche per la gravidanza stessa.

Se la donna cade in seguito allo svenimento, può ferirsi e causare inavvertitamente dei danni interni. Se un organo si danneggia, questo richiama una quantità maggiora di sangue, quest’ultimo ovviamente viene sottratto al bambino e quindi si va a compromettere la sua salute.

A riguardo sono stati condotti alcuni studi specifici. Uno su tutti è quello Low blood pressure, condotto nel 2012, esso mostra come soffrire in maniera persistente di pressione bassa in gravidanza potrebbe portare ad alcuni effetti negativi, su tutti la perdita del bambino.

Occorre però sottolineare un interessante risultato degli studi. In particolare essi hanno indicato come in genere, per presentarsi un aborto, oltre alla pressione bassa e ai relativi svenimenti, debbono esserci altre cause che vanno a danneggiare il feto.

In genere quindi, è possibile affermare che la sola pressione bassa non è sufficiente affinché vi siano delle complicazioni alla gravidanza.

Possibili rimedi

Per la pressione bassa, a differenza di quella alta, non vi sono trattamenti farmaceutici, soprattutto in gravidanza quando i vasocostrittori non possono essere assunti. Quello che si può fare è andare ad attuare dei rimedi casalinghi che permettano di alleviare i sintomi, che possono essere anche piuttosto fastidiosi.

Come ben si potrà immaginare, prima di intraprendere un trattamento piuttosto che un altro, sarà indispensabile andare ad individuare quali siano le cause della pressione troppo bassa. In effetti essa può essere causa di anemia, ma anche di squilibri significativi a livello ormonale. 

Innanzitutto la mamma, per affrontare la pressione bassa dovrebbe dedicarsi maggiormente al suo riposo, facendo le cose con calma, anche se non sempre è possibile. Per evitare di avere giramenti di testa è opportuno alzarsi lentamente.

Quando la donna si sente svenire dovrebbe sedersi ovvero sdraiarsi per qualche minuto, per evitare di cadere. Con molta calma, respirare e ritrovare la calma.

Molto utile è sdraiarsi sul fianco sinistro al fine di riuscire a favorire il flusso del sangue versoi il cuore. In questo modo la circolazione corporea della mamma e anche quella del feto ritrova la sua stabilità.

Si consiglia inoltre di indossare sempre vestiti comodi, che non stringono, anche questo può prevenire gli svenimenti e il senso di testa che gira. Per qualche donna può essere di aiuto indossare le calze elastiche.

Anche l’idratazione durante la gravidanza è estremamente importante, questo vale soprattutto nel caso in cui la gravidanza è causa di nausea e vomito. L’acqua potrebbe essere sostituita da tè e tisane per andare a offrire alla donna un nuovo equilibrio a livello gastrico.

Infine, per contrastare la pressione bassa, è importante adottare una dieta sana e variegata. Si consiglia di scegliere dei pasti piccoli e frequenti.

La dieta deve essere sana e variegata con tutti i nutrienti. Un aumento di sale nella preparazione dei pasti potrebbe essere utile per la risoluzione della pressione troppo bassa.

Rivolgersi a un esperto

Per una donna in gravidanza stare sotto controllo da uno specialista è indispensabile e lo diviene anche per quello che riguarda le anomalie nello stato della propria pressione sanguigna. Controllarla costantemente vuol dire riuscire ad intervenire in maniera veloce sia nel caso che risulti essere troppo bassa, ma anche troppo alta.

L’ipotensione è un disturbo che a differenza di quello che si possa pensare è molto comune tra le donne in gravidanza, ma è importante sapere quando è indispensabile intervenire con un consulto specialistico. È il momento di rivolgersi a un esperto nel momento in cui la donna accusa svenimenti, o vertigini che possono compromettere il naturale svolgere delle attività quotidiane. 

Allo stesso moto, è importante chiedere un consulto quando i mal di testa sono eccessivamente fastidiosi, quando si verificano disturbi visivi ovvero si noti di avere il respiro corpo. In alcuni casi si possono evidenziare dolori al torace, ma anche una sensazione di intorpidimento.

Quando poi un lato del corpo soffre per una debolezza diffusa è importante richiedere assistenza con estrema urgenza. Ovviamente l’esperto dovrà conoscere il suo paziente e quindi nei primissimi incontri andrà ad appuntare se il soggetto ha avuto gravidanze precedenti e se durante la gestazione ha presentato episodi di pressione bassa.

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